Purtroppo il castello di Carignano, un forte maniero con quattro torri rotonde eretto prossimo alla piana che discende verso il Po, non esiste più, perchè fatto abbattere nel 1821 perchè fortemente pericolante. Ma restano molti documenti che testimoniano un forte interesse di Casa Savoia per questo edificio, in cui nacque, il 26 marzo 1468, il futuro duca Carlo I,dalle cronache encomiastiche definito “il Guerriero”. Quintogenito (o sestogenito) fra i nove figli del duca Amedeo IX e di Iolanda di Francia, sorella del re Luigi XI, morì a Pinerolo nella notte tra il 13 ed il 14 marzo 1490. Fu sepolto nella chiesa conventuale intitolata a S. Francesco, nella tomba dei principi d’Acaia. Dopo la distruzione di questa chiesa nel sec. XIX, le sue spoglie furono traslate nella cattedrale di Vercelli, dove ancor ora riposano.
Le vicende dinastiche del Casato si intersecarono frequentemente con Carignano, già prima della nascita di Carlo I; già suo padre, come ho raccontato in un precedente articolo, era di casa nel borgo. Ma la famiglia ducale, composta da Carlo I e dalla moglie Bianca dei Paleologi del Monferrato, fu per un lungo periodo legata alla nostra Città. Racconterò ora dei frequenti matrimoni, feste encomiastiche e carnascialesche, battesimi e cerimonie che ebbero il castello come protagonista, tralasciando per il momento la narrazione delle vicende militari e di abbellimento dell’edificio militare.
Iniziamo con un matrimonio. Il 10 aprile 1473, il piccolo Carlo era stato fidanzato a sua cugina Louise (1467-1530), figlia di Giano conte del Genevese e di Elena di Lussemburgo; ma quando salì al trono per la morte del fratello Filiberto I questo progetto non era più conveniente. Anche se Luoise era una sposa interessante a livello dinastico, in quanto nipote del duca Ludovico di Savoia e di Anna di Lusignano-Châtillon. Niente da fare: Carlo doveva essere destinato a ben più alto matrimonio, che oltre a diritti a nuovi acquisti portasse l’alleanza di qualche potente Stato. Pare che re Luigi XI di Francia bramasse per farlo sposare con Bianca Sforza, ma alla fine Carlo I sposò Bianca del Monferrato. Giano se la prese un pochino e si alleò col fratello del duca, Filippo di Bresse, che avrebbe arrecato in futuro molti disagi alla dinastia. Alla fine Giano conte di Ginevra dovette arrendersi all’evidenza e acconsentire a che la figlia si sposasse con il fratello minore di Carlo, Giacomo Luigi. Gli sponsali furono celebrati al castello di Carignano il 23 settembre 1483; la sposa ebbe in dote dai genitori 60.000 fiorini, dallo sposo un dovario di 5000 fiorini annui, che avrebbe potuto riscuotere anche se fosse passata a seconde nozze. Clausola frequente, considerata l’alta mortalità anche tra i nobili, per guerre o malattia. Il duca Carlo concesse, in quell’occasione, che lo sposo potesse succedere al suocero nelle Signorie del Genevese e di Faucigny se questi fosse moto senza eredi maschi; nel caso avesse avuto discendenza maschile, Carlo gli avrebbe assegnato un reddito di 10.000 fiorini da riscuotere dai castelli e mandamenti di Gex (da cui Giacomo Luigi trasse il titolo di marchese, con patenti del 27 ottobre), Tournon, e Moncrivello, Ternier e sul pedaggio di Ponte d’Arve.
Giacomo Luigi di Savoia morì a Torino il 27 luglio 1485, senza aver avuto eredi. Il 28 novembre 1487 Louise si risposò con Francesco di Lussemburgo, visconte di Martigues, figlio di Thibault di Lussemburgo, signore delle Fiennes, conte di Brienne. Dal secondo matrimonio nacquero Francesco (+ 1553), Governatore Generale della Savoia nel 1534, marito di Charlotte de Brosse e antenato materno di Giovanna Battista di Savoia Nemours, Duchessa di Savoia per matrimonio con Carlo Emanuele II; e Gabriele, Cavaliere dell’Ordine di S. Giovanni. Louise morì il 1º maggio 1530 e fu sepolta, come i suoi genitori, nella chiesa del convento dei domenicani di Annecy.