Domenica 21 novembre, l’elegante architettura barocca della chiesa già della Confraternita dei Battuti Bianchi riapre le porte grazie ai volontari per i beni culturali della OdV Progetto Cultura e Turismo Carignano. Eretta all’inizio del XVIII secolo forse su progetto dell’ingegnere militare Antonio Rubatto, è decorata con pregevoli pitture quadraturiste che dilatano gli spazi. Pregevole il campanile, dalle cornici mistilinee e l’altar maggiore in marmo. Ma l’attenzione va allo splendido coro ligneo, progettato nel 1764 dal grande architetto Bernardo Antonio Vittone.
La chiesa sarà aperta delle ore 10 alle ore 12,30 e dalle ore 14 alle ore 16. Per entrare è necessario presentare il certificato verde e rispettare le norme anti covid (si entra nell’edificio solo a piccoli gruppi, dopo il controlo della temperatura corporea).
Una curiosità. Nel ricordo di qualche anziano è rimasta viva la processione del Giovedì Santo, alla quale intervenivano numerosi confratelli della Compagnia in lungo abito bianco detto “camus”, e con in testa al gruppo il “cristoforo” cioè il fratello incaricato di portare la pesante croce ancor oggi conservata nella chiesa. Tale solenne processione partiva proprio dalla soglia di questa Chiesa e dopo aver percorso le vie cittadine vi ritornava. Era portata in processione anche la bella statua lignea del “Cristo alla colonna”, prima opera certa (ante 1740) di Giuseppe Maria Clemente, fratello maggiore del più noto Stefano Maria, scultore di numerose macchine processionali.
La chiesa è in Piazza Paracleto. Per informazioni, 3381452945
Bella iniziativa, un plauso agli organizzatori.