Dopo trent’anni, riapre l’Appartamento Bona nella Villa ora di proprietà comunale in Via Monte di Pietà, Carignano. Le straordinarie tempere a uovo dipinte nel 1931-32 dal pittore Adalberto Migliorati per il committente Lorenzo Valerio Bona, dirigente del locale Lanificio, ora possono essere ammirate: il ciclo di Sigfrido e quello della Vergine, intrisi di cultura wagneriana il primo, di Leonardo, Perugino e Raffaello il secondo, costituiscono un unicum artistico nella Provincia Metropolitana di Torino.

Per accedere alle Sale (gruppi di almeno cinque persone), occorre prenotare telefonando ai nn. 3485479607 – 3381452945 – 3333062695. Servizio di accompagnamento alla visita a cura dei Volontari dei Beni Culturali di “Progetto Cultura e Turismo Carignano OdV”

Scene della Vita della Vergine; Adalberto Miglioratri, 1931; ex Villa Bona, piano nobile. Carignano

Uno dei figli di Lorenzo Valerio, Gian Piero Bona, raffinato poeta, traduttore, sceneggiatore e scrittore, ha fissato la memoria della Villa e dei suoi ambienti nel suo ultimo romanzo, “L’amico ebreo”. Leggerne le pagine vuol dire percorrere le stanze con un narratore d’eccezione, sognatore eppure immerso nella cruda realtà della occupazione nazifascista del nostro Paese. “L’amico ebreo” è quindi un buon aiuto per decifrare o tentare di capire la complessa cultura che portò Lorenzo Valerio a commissionare i dipinti a Migliorati.

Un’epoca di grande splendore che si avviava alla fine, un romanzo di formazione e di decadenza. Un buon libro da leggere come utile complemento alla visita dell’Appartamento Bona.

L’amico ebreo, il romanzo pubblicato nel 2016
Gian Piero Bona (1926-2020); foto La Stampa, 26 Aprile 2016
Leggere Villa Bona, entrare in un libro …

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