Fin dalle origini la rappresentazione grafica del territorio, pur nascendo con specifici scopi di tipo militare, è  utilizzata per fini diversi, come dimostra la produzione di carte a grande scala il cui compito è quello di consentire la massima usabilità. Rientrano in questa tipologia le mappe settecentesche quali la Carta generale de’ stati di Sua Altezza Reale, realizzata nel 1680 da Tommaso Borgonio (una copia è oggi conservata alla Biblioteca Reale di Torino) dopo numerose campagne di rilevazione sui luoghi e i cabrei, documenti di committenza non statale, che delineano terreni e beni immobili di spettanza a grandi proprietari laici o ecclesiastici.

L’importanza della cartografia durante il regno sabaudo trova riscontro, inoltre, nella istituzione, nel 1738, di un Ufficio degli ingegneri topografi, in cui sono consolidati i risultati di una lunga tradizione cartografica che affonda le sue radici nei due secoli precedenti.

Nel corso del XVIII e del XIX secolo, l’evoluzione maggiore si riscontra nella cartografia civile, che assume il ruolo di strumento a supporto dell’attività di governo, finalizzata alla risoluzione di specifici problemi quali la regolamentazione dell’uso delle acque pubbliche, la loro razionale distribuzione per uso agricolo, l’uso del patrimonio boschivo per assicurarne uno sfruttamento non distruttivo, la gestione delle terre di proprietà demaniale e di quelle costituenti l’appannaggio della corona solo per citarne alcuni.

Iniziamo in questo articolo a pubblicare alcune interessanti Carte del territorio a sud di Torino, che comprende Carignano e i Comuni limitrofi con cui “Progetto Cultura e Turismo” collabora da anni.

Particolare della Carta degli Stati di S. M. il Re; Borgonio 1683
ORTELIUS 1601 Carta Geografica
PIEMONTE 1645 BLAEU – Carta Geografica
Cartografia antica della Pianura a sud di Torino (prima parte)

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