Museo civico e archeologico Giacomo Rodolfo di Carignano (Foto di Agostino Agrillo)

Alcuni Comuni del Progetto “La Città del Principe” possiedono piccoli Musei di grande interesse per la Storia e le Tradizioni locali.

CARIGNANO

Museo Civico “Giacomo Rodolfo (Via Frichieri 13 – Complesso del Nuovo Municipio, II piano).

Il museo è stato inaugurato nell’anno 2000, a seguito della donazione degli eredi delle collezioni dei reperti rinvenuti e raccolti nel territorio carignanese dal prof.  Giacomo Rodolfo, il museo conserva materiali e ritrovamenti che documentano la storia civile di Carignano.

Di particolare rilievo è la sezione  archeologica  a partire dalla  sezione preistorica per poi continuare con quella romana e barbarica riguardanti il territorio carignanese. Il percorso è allestito  inoltre con  pannelli che illustrano l’evoluzione degli insediamenti abitati in epoca preistorica, e vetrine in cui sono sono esposti materiali fossili, come zanne e denti di elefantide, asce litiche e bronzee, ritrovamenti di epoca romana (con ricostruzione di un pozzo e di una tomba) e reperti longobardi.
Un’altra sezione è dedicata a capolavori di maestri minusieri e scultori barocchi, con esposizione di alcuni disegni progettuali di Benedetto Alfieri e Bernardo Antonio Vittone, maestri del Barocco Piemontese. Degna di nota è anche la sezione dedicata alla Resistenza a Carignano. Chiude il percorso la sala dedicata  alle opere dell’architetto futurist e razionalista Alberto Sartoris.

 

Museo degli strumenti per il calcolo di TorinoSede legale: Via Quaranta 24/2, 10041, Carignano (TO) La collezione del MIC si configura tra le prime due in Italia con oltre 6000 pezzi esposti in occasione di mostre temporanee. Il museo detiene inoltre una biblioteca tecnica scientifica di oltre 6000 volumi e quattro grandi fondi archivistici: Strumenti per il calcolo; Archeologia industriale (Lanificio Bona & Delleani); Cartografia storica (Catasto pre unitario, Carte antiche e PRGC dell’area a sud di Torino). Archivio disponibile, su appuntamento, per studenti e ricercatori (3519349550).  Link: MIC

 

Museo sanitario (Via Cara de Canonica 6). Grazie all’impegno di alcuni infermieri dell’Asl To5, sono stati recuperati strumenti ed oggetti che testimoniano il cammino della Medicina tra gli anni ’60 e ’90 dello scorso secolo. Il materiale è stato disposto in alcune vetrinette nell’atrio del Poliambulatorio. L’allestimento è visitabile in orario di apertura della Struttura sanitaria (dal lunedì al venerdì). Per il momento non sono presenti didascalie e materiale documentario.

 


LOMBRIASCO

Museo di Scienze Naturali (Via san Giovanni Bosco 7 all’interno dell’Istituto Salesiano)

Le raccolte del “ Museo Scientifico Don Bosco” sono interessantissime ed esulano il mero senso didattico dato inizialmente alle preziose raccolte. Il Museo custodisce anche l’Erbario Gresino, una delle più importanti collezioni crittogamiche, per numero di esemplari e località rappresentate, soprattutto per quanto concerne la Liguria e il Piemonte. Le collezioni del museo sono suddivise in varie sezioni che presentano uccelli, mammiferi, farfalle e insetti esotici ed italiani, rettili, anfibi, pesci. Alcune vetrine conservano minerali e rocce. Di grande interesse anche le sezioni di archeologia preistorica, che ospitano oggetti dell’era neolitica ed incisioni rupestri camune, modellini in scala di dinosauri, l’apparato boccale degli insetti (perfetti modelli ingranditi, in resina), la dentatura dei mammiferi (modelli in resina). Non manca nel Museo una sezione dedicata alle anomalie genetiche: un vitellino a sei zampe, e una doppia testa di vitello, un pollo e un pulcino a tre zampe. Arricchisce il museo un completo scheletro di pitone e un bradipo portato in Italia dall’Amazzonia e tenuto in cattività qualche anno a Lombriasco. Nell’allestimento del Museo è stato curato in modo particolare l’aspetto didattico. È la raccolta di una scuola, e se anche sono ammessi visitatori esterni, è pur sempre finalizzata alla formazione scientifica degli allievi dell’Istituto Salesiano. Nella zona centrale del Museo sono disposte sei vetrine riguardanti la biologia marina, i fossili e, dalla parte opposta, sei vetrine contenenti esemplari vegetali provenienti della collezione Gresino (licheni, muschi, alghe, funghi, erbario morfologico). La collezione di biologia marina consta di tre vetrine di malacologia (con 600 specie di conchiglie) ed una vetrina sulla vita del mare. Per visitare il museo occorre contattare direttamente la segreteria dell’Istituto allo 011-2346311, l’ingresso è gratuito.  Sito Web:  Museo di Scienze Naturali Don Bosco

 

 https://salesianilombriasco.it/museo-di-scienze-naturali/#


PANCALIERI

Museo della Menta (Via san Nicolao 18)

Pancalieri è conosciuta in tutto il mondo per la menta piperita, pianta officinale che è entrata a far parte del Paniere dei Prodotti agroalimentari della Provincia di Torino (un marchio creato per accogliere tutti i prodotti agroalimentari ed agricoli del territorio provinciale, che in base a rigorose verifiche tecno-scientifiche, che certificano che sono prodotti in maniera artigianale da produttori locali; appartengono alla tradizione locale; sono prodotti con materie prime locali; costituiscono una potenzialità per lo sviluppo locale). Con la visita all’interessante Museo, è possibile degustare prodotti che contengono la preziosa pianta (tisane, cioccolata, caramelle, liquori…): è necessario però prenotare la visita. ORARIO INVERNALE (ottobre/marzo): Domenica dalle ore 15,00 alle ore 17.00; ORARIO ESTIVO (aprile/settembre): Domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 16 alle 18; CHIUSURA 2a e 3a domenica di Agosto. Da Martedì a Sabato visite guidate: su prenotazione (Tel. 011.9734102). La struttura è completamente accessibile ai soggetti portatori di handicap.

Per prenotare la visita è anche possibile inviare un fax al n. 0119734800, compilando un modulo


VIRLE PIEMONTE


Museo del Convitto

Nel Salotto Cinese del Castello dei conti Piossasco della Volvera e di None, è stato allestito un piccolo Museo recuperando oggetti, fotografie, testimonianze della vita del Convitto femminile che ebbe sede nell’edificio dalla fine del XIX agli anni ’70 dello scorso secolo. Per visitare il Museo, è possibile contattare il Comune di Virle.